Non ci stancheremo mai di sottolineare le meraviglie dell’entroterra Romagnolo. Abbiamo già avuto modo di parlarvi d Montefiore Conca e della sua Rocca Malatestiana, così come dell’affascinante Castello di Azzurrina nei pressi di Montebello. Oggi però vorremmo parlarvi di un altra meta imprescindibile per chiunque si trovi a Riccione e desideri esplorarne i dintorni: in questo articolo parleremo infatti di Montegridolfo, un piccolo borgo che in molti considerano – secondo noi del tutto a ragione! – uno dei migliori d’Italia…
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La storia del borgo di Montegridolfo, dal Medioevo ad oggi
Montegridolfo si trova al confine tra l’Emilia Romagna e le Marche e oggi si può facilmente raggiungere, da Riccione, percorrendo per una trentina di chilometri la SP44 in direzione sud oppure l’autostrada A14. Questo piccolo borgo sorge tra le valli del Conca e del Foglia ed è popolato da appena un migliaio di anime: non molte più di quante non lo abitassero nel 1150, l’epoca alla quale risale la sua prima menzione in un documento storico ufficiale. Furono però i Malatesta per primi a comprendere il potenziale del paese, intorno al 1300.
I cosiddetti “signori di Rimini” provvidero a dotare il Castello dei suoi caratteristici torrioni e a costruire delle nuove mura con l’intenzione di proteggere il borgo dai conflitti tra i guelfi e i ghibellini. In seguito, nel Medioevo, i Malatesta si videro contendere Montegridolfo dai Montefeltro e i Borgia; intorno al 1500 il borgo divenne dominio del Valentino, ma sarà infine lo Stato Pontificio a trionfare. Il piccolo paesino non vide grandi cambiamenti nei secoli successivi, quantomeno fino alla Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1944 Montegridolfo diventa infatti un punto strategico nel contesto della Linea Gotica, l’immensa opera difensiva tracciata dai tedeschi in vista dell’ultima fase della Campagna d’Italia. Il pacifico borgo romagnolo divenne così teatro di violentissimi scontri tra i nazisti e le truppe degli Alleati. Il 31 agosto di quello stesso anno gli Alleati riuscirono infine a sfondare le difese nemiche, ponendo così fine all’occupazione tedesca: tutt’oggi quel giorno viene ricordato con un evento, battezzato proprio La Montegridolfo Liberata.
Cosa vedere a Montegridolfo in un giorno: la guida completa
Come abbiamo già sottolineato, Montegridolfo è un paesino davvero piccolo: anche se il Comune comprende un migliaio di abitanti, sono solo una trentina coloro che vivono all’interno delle mura. Proprio per questo visitarlo in un giorno non è affatto difficile, anzi! Fuori dalle mura si può ammirare la Chiesa di San Rocco, risalente al 1400; al suo interno sono conservati due affreschi e una tela di Guido Cagnacci, noto pittore originario di Santarcangelo di Romagna e tra i maggiori esponenti del classicismo seicentesco.
Il Castello Malatestiano, che ospita l’amministrazione comunale, è probabilmente il fiore all’occhiello del borgo: costruito nel XIV secolo, questo edificio ha conservato quasi integralmente il suo aspetto d’origine e grazie ai recenti restauri si conferma come una delle attrazioni più affascinanti della zona. Fate particolare attenzione alla rampa che porta al cassero, allo splendido arco disegnato dalla sua porta d’ingresso e al salone della Grotta Azzurra, realizzata con un inconfondibile stile gotico.
Il borgo, però, non si fa amare tanto per le sue singole opere costruite dall’uomo, quanto per l’atmosfera che offre il paesaggio nel suo insieme: un piccolo angolo di tranquillità che profuma quasi di magia e nel quale potrete sperimentare in prima persona uno scorcio di medioevo. Godetevi in tutta pace gli edifici in mattoni, le evocative viuzze ciottolate e le locande nelle quali potrete sostare per bere un buon bicchiere di vino. Passeggiando tra le poche vie passerete infine anche di fronte a Palazzo Viviani, l’unica villetta patrizia di Montegridolfo.
Gli eventi imperdibili del borgo di Montegridolfo
Il borgo di Montegridolfo non offre solo dei capolavori dell’arte architettonica e paesaggistica ai suoi visitatori. In alcuni periodi dell’anno il Comune offre degli eventi molto particolari, come ad esempio la rievocazione del Venerdì Santo: poco prima di Pasqua, ogni anno, decine di figuranti vestiti con abiti tipici sfilano in corteo, inscenando la Passione di Cristo sulla strada che dalla Chiesa di San Rocco porta alla piazza del paese. Una Via Crucis in costume davvero suggestiva che testimonia l’attaccamento della popolazione alle tradizioni.
Nel corso dell’estate è invece la musica a dettare le regole nel borgo, grazie alla manifestazione Concerti al Castello. Ogni anno, a luglio, le vie di Montegridolfo si trasformano in un vero e proprio palcoscenico, con tanto di concerti di musica classica e canto lirico: artisti e musicisti di livello internazionale si esibiscono poi tra le mura del Castello Malatestiano, offrendo agli appassionati un motivo in più per visitare questo splendido borgo e ai profani di avvicinarsi al genere. Vi assicuriamo che il contesto e la qualità dei concerti vi lasceranno affascinati!
A fine estate, invece, va in scena Montegridolfo Liberata: abbiamo già citato gli eventi che hanno portato alla nascita di questa festa; per l’occasione, ogni 31 agosto viene rievocata – con tanto di vestiti e mezzi di trasporto dell’epoca – la battaglia per la liberazione del borgo. Ad accompagnare l’evento non mancano spettacoli teatrali, mostre ed approfondimenti per comprendere al meglio i fatti che hanno permesso agli Alleati di vincere il conflitto; non mancano, ovviamente, le visite guidate al Museo della Linea dei Goti.