Con la sua fortunata posizione geografica, Riccione e il territorio circostante sono quanto di meglio un appassionato di ciclismo potrebbe mai chiedere: con il mare, le colline e le montagne a breve distanza, la Romagna ha una conformazione geografica da sogno per chiunque ami pedalare. Non è un caso, dopotutto, che questa terra abbia dato i natali a grandi ciclisti professionisti, fra i quali campioni come Ercole Baldini, Davide Cassani ed il mai troppo compianto Marco Pantani; tra la primavera e l’estate, poi, il clima favorevole unito agli splendidi parchi e ai campi in fiore rende l’esperienza cicloturistica in Romagna qualcosa di unico e meraviglioso. Nelle righe a venire scopriremo assieme alcuni luoghi ed itinerari che vi lasceranno senza fiato e renderanno la vostra permanenza a Riccione indimenticabile.
Poca fatica, tanto piacere per gli occhi: il percorso della Val Conca
Riccione, Misano, Saludecio, Monte Osteraccia, Morciano (65 km)
Un itinerario semplice e poco faticoso, adatto quindi anche ai più pigri, comprende la zona della Val Conca. Dominata dai 1415 metri d’altezza del monte Carpegna, si tratta di un territorio dall’atmosfera piacevole e rilassata, ricco di antichi borghi e paesini dove la vita procede con i tempi dilatati di un passato lontano. Partendo da Riccione si può scendere di circa cinque chilometri verso sud e raggiungere così Misano Adriatico, che sarà la prima tappa del nostro percorso; da qui ci si dirige verso l’entroterra, fino a Saludecio, a poche centinaia di metri da Mondaino. In questo splendido borgo svetta la Rocca Malatestiana, così battezzata in onore dei loro costruttori (i Malatesta, ossia la famiglia che ha dominato Rimini fra il 1300 e il 1500); dopo essersi goduti il panorama si può scendere a Montegridolfo in tutta tranquillità fino alla salita verso Monte Osteraccia. Questo è il tratto più faticoso dell’itinerario, più che altro per via del terreno irregolare, ma lo sforzo viene ben ripagato dalle bellezze del territorio circostante; dopo la tirata, in ogni caso, si può scendere verso la strada che segue il fiume Conca e godersi gli sconfinati vigneti in un percorso praticamente tutto in pianura. Giunti a Morciano si imbocca il bivio per rientrare a Riccione, non troppo stanchi ma sicuramente ancora con la bellezza negli occhi.
Alla scoperta del Sangiovese: un itinerario all’insegna della cultura enologica
Riccione, Ospedaletto di Coriano, Passano, Mercatino Conca, Casarola, Cattolica (70 km)
Se oltre ai magnifici panorami romagnoli volete provare anche le delizie del territorio, potreste optare per un itinerario all’insegna della scoperta del Sangiovese (e prima leggere il nostro articolo sul turismo enologico a Riccione): uno dei vini più apprezzati d’Italia nonchè uno fra i prodotti romagnoli per eccellenza. Anche in questo caso si tratta di un percorso senza grosse difficoltà, da farsi possibilmente con una bicicletta sportiva; partendo da Riccione, la prima tappa sarà Ospedaletto di Coriano: da qui potremo decidere se dirigerci verso Vecciano oppure verso Passano S. Savino, località note per i vitigni di Sangiovese e per le cantine che ne coltivano i frutti. Dopo l’eventuale sosta degustativa sarà possibile sconfinare nelle Marche per spingersi fino a Mercatino Conca, piccolo paesino di confine situato – come suggerisce il nome stesso – proprio in prossimità del fiume Conca. L’altezza massima raggiunta nel corso di questo itinerario non supera i 600 metri, ma saranno i panorami sui campi coltivati, sui vitigni e sugli uliveti a togliervi il fiato: in primavera, con il cielo azzurro e il verde delle colline, è un’esperienza con pochi pari.
Un tuffo nel medioevo con un itinerario che costeggia il Marecchia
Riccione, Novafeltria, Ponte Messa, Petrella Guidi, S. Agata Feltria, Riccione (110 km)
Per i ciclisti instancabili e assetati di chilometri da percorrere, un bell’itinerario lungo il fiume Marecchia è l’ideale per assicurarsi una lunga giornata di pedalate. Partendo da Riccione e risalendo l’antica statale 258 già si iniziano a scorgere splendidi panorami; è solo l’inizio. La strada verso Novafeltria ha una lunghezza di una quarantina di chilometri, con pochi saliscendi. Una volta arrivati ci si può dirigere in pochi minuti verso Ponte Messa, una piccola frazione situata nel punto in cui il torrente Messa ed il fiume Marecchia confluiscono; qui si può riprendere un po’ di fiato e fare una breve sosta per visitare l’area circostante, il cui maggiore interesse storico risiede nella Pieve Romanica di San Pietro in Messa. Si tratta di un antico edificio romanico sorto sulle rovine di un tempio pagano. In alternativa si può proseguire fino a Petrella Guidi per ammirare uno spettacolo ancor più interessante: questo paesino è un borgo medievale praticamente intatto e visitandolo ci si sente davvero parte di un antico passato. Proseguendo a nord per qualche centinaio di metri si arriva a S. Agata Feltria, altro piccolo paese di duemila anime o poco più sul quale svetta la Rocca Fregoso, altro edificio da non lasciarsi sfuggire. Il rientro consiste nella stessa strada dell’andata percorsa in senso opposto; di certo nessuno si stancherà mai di percorrere paesaggi così belli. E se si vuole fare una piccola variazione, ci si può fermare tra Verucchio e Montebello per regalarsi qualche ulteriore magnifico scorcio.
Lungo le colline di Riccione, passando per San Marino
Riccione, Montegiardino, Monte Altavelio, Montefiore, Riccione (65 km)
Questo itinerario è forse leggermente più impegnativo dei precedenti, anche se non eccede particolarmente in lunghezza. Sempre partendo da Riccione, si segue la direzione per Ospedaletto costeggiando il fiume Marano fino a raggiungere San Marino; qui si trova la prima tappa, ovvero il comune (o meglio il “castello”, come vengono qui definite le unità amministrative) di Montegiardino, che oltre ad essere il più piccolo di questo microstato è stato anche un antico dominio dei Malatesta fino al 1463. Da qui si riparte per raggiungere Monte Altavelio passando per Mercatino Conca, superando qualche salita decisamente ripida e sconfinando così nella provincia di Pesaro e Urbino; certo la fatica per arrivare in cima si farà sentire, ma la vista del panorama una volta giunti al piccolo paesino in questione è impareggiabile, indipendentemente dalla condizione atmosferica. Fortunatamente poi non rimane che percorrere una lunga strada in discesa verso Morciano di Romagna; una volta raggiunta questa località, il rientro a Riccione sarà questione di pochi minuti.
Da Cattolica a Gradara, fino a raggiungere Pesaro: la via panoramica
Riccione, Cattolica, Gradara, Pesaro, Panoramica, Riccione (80 km)
Nel caso qualcuno non volesse avventurarsi nell’entroterra romagnolo ma preferisse rimanere sulla costiera, ammirando il mare e continuando a prendere un po’ di sole, le opzioni non mancano. La soluzione che consigliamo è di partire da Riccione in direzione Cattolica, costeggiando la riviera fino a scoprire la bellissima città medievale di Gradara. Qui, già fuori dal territorio romagnolo e in piene Marche, potrete fare una sosta per ammirare le mura di cinta e l’imponente Rocca (visitabile anche all’interno, nel caso vi avanzasse un po’ di tempo). Una volta ripartiti potrete spingervi ulteriormente a sud fino ad arrivare a Fano, la cosiddetta “città della fortuna” nonché patria del carnevale più antico d’Italia. Una passeggiata nella corte Malatestiana, anello d’unione con il vicino territorio romagnolo, e si è pronti a ripartire: il percorso a ritroso, lungo la panoramica e magari mentre scende il sole, vi regalerà degli scorci incredibili e vi sfidiamo a resistere alla tentazione di fermarvi per scattare qualche foto ricordo.