È sufficiente percorrere una manciata di chilometri per passare dalle spiagge della riviera romagnola a un entroterra che offre delle sorprese del tutto impensabili, o comunque sicuramente meno solari di quelle a cui si pensa solitamente quando si parla di Riccione. Un esempio lampante in questo senso è rappresentato alla perfezione da un piccolo paesino chiamato Montebello di Torriana, situato nella valle del Marecchia: un luogo dalla storia lunga e incredibile, con radici che affondano fino ai tempi antichi e dal quale si possono ammirare splendidi panorami. Ma soprattutto con un incredibile castello che la leggenda vorrebbe addirittura abitato da un fantasma!
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La frazione di Montebello di Torriana e la sua antica storia
Partendo da Riccione e percorrendo l’autostrada A14 verso Rimini oppure imboccando la Strada Statale SS72, sono necessari una quarantina di minuti d’automobile per raggiungere Torriana. Montebello è una frazione di questo piccolo Comune e ha quel fascino unico tipico degli antichi borghi romagnoli: dalla sua posizione privilegiata si può infatti ammirare la Valmarecchia in tutta la sua bellezza.
La storia dei primi insediamenti da queste parti ha probabilmente origini preistoriche e secondo gli studiosi risalirebbe addirittura ai tempi delle popolazioni celtiche, tanto che si ipotizza che ai piedi della rocca ci fosse un luogo di culto pagano. Anche i Romani, qualche secolo dopo, ne intuirono non solo la bellezza ma anche la praticità a livello tattico: la fortezza che sorge in difesa di questo paesino, infatti, era letteralmente inattaccabile. Ed è proprio dalla sua importanza strategica che ne deriva anche il nome; per quanto possa trarre in inganno, infatti, il termine “Montebello” non indica un’altura di gradevole aspetto ma significa letteralmente “Mons Belli”, che in latino si può tradurre come “Monte della Guerra”. A distanza di centinaia di anni ben poco è rimasto di un nome così minaccioso, anzi il borgo è davvero grazioso, con le sue botteghe d’altri tempi e qualche piccolo negozietto, una torre civica che all’epoca aveva funzioni di difesa e la chiesa di S. Pietro Apostolo; chi ha già dimestichezza con i borghi dell’entroterra romagnolo (e magari, per esempio, ha già avuto modo di visitare Gradara) sa già bene cosa aspettarsi: un piccolo angolo di Medioevo nel quale passare una tranquilla giornata immersi in un’atmosfera di altri tempi.
Il Castello di Azzurrina: la leggenda del fantasma
L’attrazione principale di Montebello è senz’altro il castello, un luogo magico e ammantato di mistero che tutt’oggi viene visitato per via della sua curiosa e incredibile storia.
Ma cosa rende così affascinante questo luogo e quale ragione viene chiamato il Castello di Azzurrina? Tenetevi forte, perchè c’entrano addirittura i fantasmi! Per raccontarvelo dobbiamo fare qualche passo indietro nel tempo e tornare al 1375, per la precisione il 21 giugno. Fu proprio quel giorno, infatti, che la piccola Guendalina Malatesta – figlia dell’omonimo feudatario di Montebello – scomparve in circostanze misteriose nei sotterranei del castello. La bimba nacque albina, un’anomalia genetica che le conferiva una carnagione chiara e dei capelli bianchissimi; all’epoca le persone con questa particolare condizione venivano però accusate di stregoneria ed in genere giustiziate atrocemente: per questa ragione i genitori la costrinsero a rimanere sempre dentro alle mura del castello, costantemente vigilata dalle guardie. Quel fatidico giorno però la bimba finì, per gioco, in una stanza ai tempi adibita alla funzione di dispensa: non avendo alcuna uscita, le guardie non ritennero necessario seguirla a vista. Dopo aver sentito un urlo, però, si accorsero che la piccola era sparita e da quel momento non è stata più ritrovata. È nata così la leggenda del fantasma di Azzurrina, che tutt’oggi vaga nei sotterranei del castello e che migliaia di visitatori e appassionati del bizzarro o del paranormale cercano di avvistare, visitando la costruzione: basti pensare che nel corso degli anni anche numerose troupe televisive hanno esplorato la zona!
Visitare il castello di Montebello, biglietti e orari
Chiunque volesse ripercorrere la triste storia di Azzurrina, magari per cercare di sentirne la voce o di avvistarla fugacemente, può approfittare della visita a Montebello per seguire una delle visite guidate diurne che vengono dedicate proprio alla storia di questo fantasma, con tanto di ascolto delle misteriose registrazioni effettuate dagli esperti. Ovviamente il castello è aperto anche a tutti gli scettici e a tutti coloro che non provano alcuna fascinazione per questo genere di questioni: dopotutto, va detto che la sua architettura (oltre alle opere d’arte che esso contiene) sono altrettanto – se non maggiormente – interessanti.
La struttura è aperta per tutto il corso dell’anno, tutti i giorni escluso il lunedì dalle 14.30 alle 19; nel periodo invernale, nel fine settimana e nei festivi l’orario di chiusura viene anticipato alle 18.
I biglietti di ingressocostano solo 8 euro, che diventano 4 euro per i bambini; i più coraggiosi possono addirittura optare per una suggestiva visita notturna che vi porterà sulle tracce di Azzurrina per solo un euro in più (nei fine settimana, alle 22.30 e alle 23). I bambini dai 0 ai 5 anni entrano gratuitamente. Nel caso vogliate concludere in bellezza la vostra giornata a Montebello non mancano ulteriori motivi per fermarsi un altro po’, magari per godersi la cucina tipica della zona: le proposte culinarie infatti non mancano, con dei primi piatti a base di pasta fatta a mano o dei secondi di carne particolarmente abbondanti, soprattutto per quanto riguarda la cacciagione.
Inoltre non bisogna sottovalutare i vini del territorio, come il Sangiovese ed il Trebbiano, celebri in tutto il mondo. Anche i vicini comuni di Poggio Berni e Torriana hanno a loro volta qualche interessante attrattiva da visitare: nel primo, ad esempio, il Palazzo Marcosanti (all’epoca residenza nobiliare, oggi agriturismo d’eccellenza) mentre nel secondo si può vedere – sebbene solo dall’esterno – la Rocca Malatestiana.