Se vi trovate in vacanza a Riccione, saprete senz’altro che i territori dell’entroterra romagnolo non hanno nulla da invidiare alla celebre riviera e che i luoghi da visitare sono davvero numerosi: anche se avete già trascorso una giornata nello splendido borgo di San Giovanni in Marignano, se vi siete persi all’interno della Rocca Malatestiana in quel di Gradara e se avete provato il brivido di avvistare il fantasma di Azzurrina a Montebello di Torriana, sono ancora molte le località che non potete assolutamente lasciarvi sfuggire nel vostro itinerario in Romagna. Oggi, ad esempio, vogliamo parlarvi di Morciano, un altro piccolo angolo di paradiso ricco di storia e tradizione.
La storia di Morciano, un importante snodo commerciale fin dai tempi antichi
La fama di questa località come punto di riferimento nell’ambito del commercio risale ai tempi antichi; fin dal Medioevo, infatti, a Morciano si tenevano a cadenza regolare fiere e mercati durante i quali gli avventori potevano procurarsi ogni tipo di merce. Il suo nome è noto fin dai primi anni 1000 e deriva dal buon nome dei Marcia, ovvero la famiglia che regnava all’epoca su questo appezzamento; si, perchè in quel lontano periodo storico la piccola cittadina di Morciano era soltanto un fazzoletto di terra alimentato dal lavoro di qualche contadino.
Il suo pieno sviluppo, soprattutto dal punto di vista commerciale, fu un percorso molto lento che durò secoli: anche quando la costruzione dell’Abbazia e l’istituzione della fiera di San Gregorio contribuirono all’aumento della popolazione, la località di Morciano rimaneva sempre e comunque sotto il controllo amministrativo dei comuni adiacenti (Montefiore e San Clemente). Fu solo nel 1827, grazie a Papa Leone XII, che questo piccolo paese divenne indipendente; per la completa autonomia fu necessario aspettare fino alla metà dell’Ottocento.
Nel corso degli anni, Morciano non ha mai smesso di essere un importante snodo e centro per il commercio: la fiera di San Gregorio viene ancora organizzata, ogni anno, nel mese di marzo. Niente mercanti con spezie o tessuti, però: rispetto ai tempi antichi, oggi questo evento è un’imperdibile festa che comprende un luna park, tante bancarelle ricche di specialità culinarie oltre ad eventi e spettacoli per grandi e piccini.
Cosa vedere a Morciano di Romagna: chiese, musei e monumenti
Se vi trovate nei pressi di Morciano per una gita in giornata, la principale attrazione storica risiede senza dubbio nei resti dell’Abbazia di San Gregorio, situati ad un paio di chilometri dal centro del paese e per la precisione sulla riva destra del fiume conca. Questo monastero, eretto nel 1061, nel corso dei secoli ha perso la sua importanza fino ad essere in parte distrutto, ma le tracce murarie si possono ancora facilmente distinguere nonostante la costruzione di ulteriori nuovi edifici nei dintorni; questo luogo di culto, all’epoca, era un centro del potere fondamentale ed è stato proprio fra queste mura oramai cadute che è iniziata la storia della già citata fiera di San Gregorio.
Un altro edificio religioso molto importante è la Chiesa di San Michele Arcangelo, risalente al XVIII secolo e situata nel centro storico di Morciano, in piazza Umberto I: anche qui il destino non è stato molto generoso, tanto che una piena del Conca riuscì con la sua potenza a distruggerla quasi completamente; per nostra fortuna, nel 1794 la parrocchiale cittadina fu completamente ricostruita nella forma che conosciamo oggi. Esattamente di fronte, gli appassionati di architettura possono ammirare la piccola ma graziosa cappella della Beata Vergine e i suoi caratteristici interni dalla pianta ottagonale.
A pochi passi da qui si può raggiungere Piazza del Popolo, il fulcro della vita di Morciano: qui nei tempi antichi avevano luogo i mercatini che coinvolgevano tanto i locali quanto i numerosi viandanti; la torre dell’orologio, parte del complesso che costituisce il palazzo Comunale, ne caratterizza perfettamente l’estetica. Sempre in questa piazza si può ammirare anche una scultura di Arnaldo Pomodoro, il famoso Colpo d’Ala: in pochi lo sanno, infatti, ma Morciano è la città d’origine di questo grande scultore contemporaneo (e non solo: anche il pittore Umberto Boccioni è originario proprio di questa piccola cittadina).
Dove mangiare a Morciano di Romagna: le migliori trattorie tradizionali
Dopo aver passeggiato per un’intera giornata nei pressi di Morciano ed aver goduto delle sue bellezze, accusare un certo languore è del tutto comprensibile; ma non c’è motivo di temere: questo paese, nonostante le sue ridotte dimensioni (si parla infatti di soli 7000 residenti), riesce ad offrire ottime soluzioni anche dal punto di vista gastronomico. Se volete provare qualche specialità del territorio in una trattoria tipica, senza spendere una fortuna, Ristorante Il Ciccio è il luogo che fa per voi: situato in via Fratti al civico 45, questo locale è perfetto per chi vuole sperimentare le delizie locali con un menù degustazione che comprenda un ampio ventaglio di pietanze. La carne è eccellente, e gli gnocchetti viola sono uno splendido primo, il tutto in un’atmosfera cordiale e confortevole.
Un altro ristorante nel quale la sostanza (e la bontà delle materie prime) vince sulla forma è La Cantina Ignorante, in via Foro Boario 8; il nome dice quasi tutto, ma non travisate: i piatti che si possono ordinare sono tutt’altro che ignoranti, anzi, oseremmo definirli più che altro sinceri e genuini. In un ambiente che ricorda molto le vecchie cantine di una volta si possono mangiare piatti di affettati, formaggi e miele a chilometro zero, ottime zuppe e crostini: se volete assaggiare la Romagna, non potete lasciarvelo sfuggire.
Chi invece desidera un’esperienza più sofisticata e di classe, con piatti più minimalisti ed impiattamenti eleganti, troverà pane per i suoi denti all’Osteria Controcorrente: in questo ristorante, sito in via XXV Luglio 23, gli chef propongono delle moderne ricette di pesce, con soluzioni ricercate e innovative, accompagnando il tutto con un’eccellente carta dei vini. Impossibile rimanerne delusi!