L’Italia, come noto, è da sempre uno dei luoghi di maggior interesse archeologico al mondo; alcune delle civiltà più antiche hanno infatti prosperato nei territori lungo tutto lo stivale, lasciando dietro di sé tracce preziosissime che tutt’oggi sono in grado di raccontarci storie di un mondo affascinante e lontano. Riccione, la costiera adriatica e la Romagna non fanno eccezione, avendo ospitato numerosi insediamenti fin dai tempi preistorici; chi visita queste splendide località balneari, dunque, oltre a godersi il sole, le spiagge e la vivace vita notturna potrà anche ritagliarsi una piccola parentesi storica e culturale visitando una delle strutture più complete della zona per quanto riguarda l’approfondimento di questi argomenti: ci riferiamo al Museo del Territorio di Riccione, di cui andremo ora a parlare nel dettaglio.
Il Museo del Territorio di Riccione: un angolo di storia e cultura del territorio
Questo museo intitolato a Luigi Ghirotti nasce nel 1990 presso la vecchia sede di una biblioteca comunale, allo scopo di illustrare il grande lavoro svolto da numerosi ricercatori sui cantieri archeologici della “Perla della Romagna”; grazie alla loro passione, infatti, gli scavi che inizialmente erano limitati alla sola superficie ben presto vennero finanziati per andare ancora più a fondo, portando così alla luce incredibili reperti storici: la denominazione di “museo del territorio”, infatti, deriva dal fatto che tutto il materiale esposto è stato ritrovato nei settori della costiera (quindi da Riccione a Misano, indicativamente) oppure nel vicino entroterra che comprende la splendida valle del torrente Conca (compreso l’intero settore pedeappenninico da esso percorso). Il Museo diventa così un affascinante viaggio fra i tempi geologici, con appositi moduli che permettono un percorso a tappe: si parte dall’origine della vita sul nostro pianeta fino ad arrivare ad un esame della conformazione del territorio di Riccione e dintorni, che comprende lo sviluppo delle prime comunità umane. Per semplificare e rendere accessibile a tutti queste interessanti nozioni vengono impiegati plastici e diorami, i quali permettono di rivisitare dei paleocontesti incredibilmente importanti dal punto di vista storico come ad esempio il giacimento di vertebrati del Pleistocene rinvenuto nella Valle del Conca: non solo resti fossili vegetali, quindi, considerato che si possono ammirare addirittura i resti scheletrici di un imponente bisonte preistorico. La presenza dell’uomo è invece testimoniata e documentata da alcuni oggetti in pietra che si stimano essere risalenti al Paleolitico inferiore, così come dai resti delle prime comunità agricole e pastorali dell’epoca o da tutti quei reperti metallici legati ad una primitiva attività fusoria e di artigianato.
I settori espositivi del Museo del Territorio di Riccione
La raccolta dei suddetti ritrovamenti è storia relativamente recente; dei primi rinvenimenti – prevalentemente nelle zone di Riccione, Misano e Coriano – se ne ha testimonianza solo dagli inizi del 1800 (si pensi ad esempio alle stupefacenti lastre in terracotta di S. Lorenzo in Strada oppure alle iscrizioni di epoca romana); per cui fin dal 1977 questo materiale veniva esposto in un cosiddetto Antiquarium, ideale antenato dell’attuale museo. I più recenti e continui lavori degli appassionati ricercatori hanno in seguito contribuito ad un numero di scoperte sempre più corposo, che ha portato alla decisione di rinnovare la struttura e di suddividerla in diversi settori tematici; l’impianto è di natura chiaramente didattica, per cui è davvero un museo per tutta la famiglia: ciò però non lo limita affatto, anzi, lo rende ancora più appassionante ed accessibile per qualsiasi tipo di pubblico, bambini compresi. L’area espositiva, come già detto, è suddivisa in cinque sezioni: nella prima si illustra brevemente l’origine della vita sulla terra e la sua evoluzione, mentre nella seconda si parla dell’evoluzione geologica del territorio riccionese, presentando una grande varietà di fossili sia minerali che vegetali; questo settore è a sua volta suddiviso in un’ulteriore reparto nel quale vengono conservati i reperti e i ritrovamenti della Valle del Conca, tra cui i resti del già citato bisonte preistorico.
Qui si potranno ammirare le ossa di un megacero (si tratta di un cervo preistorico vissuto nel Pleistocene, noto per le notevoli dimensioni delle sue corna) oltre che di orsi e rinoceronti vissuti in questa zona migliaia di anni fa. Da questa sezione si accede direttamente alla successiva, la terza in ordine di visita, nella quale si fa chiarezza sui primi insediamenti del neolitico in Romagna; un particolare occhio di riguardo viene riservato alla documentazione e all’esposizione degli oggetti in pietra, ceramica o metallo, tutti provenienti da villaggi preistorici situati nei pressi del Riccionese e nelle sue vicinanze: il focus è quindi totalmente incentrato sul periodo del Neolitico e dell’Età del Rame. Sempre nell’ambito dell’Età dei Metalli, la sezione successiva è dedicata all’Età del Bronzo e a quella del Ferro: qui vengono esposti i già citati materiali dell’insediamento di San Lorenzo in Strada, sito sull’antica via Flaminia, che comprendono balsamari, oggetti per la toeletta, monete antiche e diversi altri oggetti dell’epoca provenienti da ville e strutture produttive. L’ultimo settore viene invece riservato all’Età Romana, ovvero alla fase della conquista e dela colonizzazione del territorio da parte dell’Impero Romano, quando la costiera adriatica aveva un tessuto demografico molto fitto e composto da molti piccoli nuclei a carattere rurale.
Come arrivare al Museo del Territorio di Riccione e orari di apertura
Il Museo del Territorio “Luigi Ghirotti” di Riccione è aperto tutto l’anno, 12 mesi su 12 e l’ingresso è sempre gratuito.
Dal martedì al sabato si può visitare al mattino e più precisamente dalle 9 alle 12:30. Solo il martedì, il giovedì ed il venerdì invece vi si può accedere anche nel pomeriggio, più precisamente dalle 15 alle 18.
Occorre però fare distinzione fra l’orario regolare e quello estivo, considerato che dal 1° di luglio fino all’ultimo giorno di agosto (l’ideale, quindi, per tutti i turisti che vi volessero far visita nel corso delle loro vacanze, magari dopo aver trascorso una giornata al mare) il Museo è aperto anche ogni mercoledì sera dalle 20:30 alle 23. I giorni di chiusura sono il lunedì e la domenica.
Il Museo del Territorio si trova in Via Lazio, al civico 10, nell’edificio denominato “Centro della Pesa”: si trova in pieno centro a Riccione e vi si può arrivare facilmente a piedi partendo dalla Stazione Ferroviaria, percorrendo Viale Diaz. Per chi arriva in auto, invece, da Rimini oppure da Pesaro, lo si può trovare immettendosi in Corso F.lli Cervi e seguendo le indicazioni che portano all’Ospedale Ceccarini; per qualsiasi ulteriore informazione, in ogni caso, il Museo dispone di un’esaustiva sezione all’interno del sito del Comune di Riccione.